La polizia postale, con la squadra mobile di Roma e l’Interpol, ha ricostruito i contatti sul dark web dell’uomo, esperto informatico e funzionario di una grande azienda, che voleva punire la ex fidanzata, progettando di farla finire su una sedia a rotelle. Pagamenti in bitcoin
La Polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari con le accusato di stalking e tentate lesioni personali aggravate, disposta dal gip del Tribunale di Roma, nei confronti di un 40enne della provincia di Milano, esperto informatico, funzionario di una grande azienda, per atti persecutori aggravati in danno della giovane ex fidanzata. L’uomo, dopo la fine della relazione, avrebbe pianificato di sfegiarla con l’acido e ridurla su una sedia a rotelle, se non di ucciderla, cercando nel dark web un sicario che avrebbe pagato in Bitcoin. “Nutrivo una profonda rabbia nei confronti della mia ex, motivo per il quale avevo pensato di lasciare un segno indelebile sul suo corpo così come lei aveva lasciato un segno indelebile su di me”, ha dichiarato l’uomo interrogato dagli inquirenti dopo l’inchiesta della Procura di Roma condotta dal pm Daniela Cento e coordinata dal procuratore Michele Prestipino.
È la prima volta che, attraverso un’investigazione su diversi piani operativi, reali e virtuali, gli investigatori del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, della Squadra Mobile e della Polizia Postale di Roma riescono a individuare tempestivamente e fermare il mandante di un grave delitto di violenza di genere, progettato nei minimi dettagli sul dark web.