«Il terrorismo è un modo di comunicare. Senza comunicazione non vi sarebbe il terrorismo». Purtroppo la frase, pronunciata nel 1978 dal sociologo canadese Marshal McLuhan, avrebbe ritrovato un pieno significato ai giorni di oggi. I crescenti attentati rivendicati da gruppi terroristici negli ultimi tempi e il ricorso ai mezzi digitali per diffondere il loro messaggio, hanno condotto ad un ridimensionamento del tradizionale concetto di terrorismo. La comunicazione del terrore diffusa da gruppi come lo Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (ISIS o Daesh) ne è la prova: parliamo di una strategia comunicativa complessa e coerente che ha saputo sfruttare tutti i vantaggi che le tecnologie hanno messo a disposizione e, cosa ancor più importante, che ha saputo fare leva sulle debolezze umane di oggi e di sempre: la paura e il senso del pericolo.
dott. Alberto Bellomo
Marketing Manager – MT Promozione